domenica, aprile 03, 2016

CinePrudence: Perfetti Sconosciuti

Perfetti Sconosciuti
Italia 2016 | Genere: Commedia | durata 97'
Regia di Paolo Genovese
Con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak
Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare una specie di gioco della verità mettendo i loro cellulari sul tavolo. Per la durata della cena, messaggi e telefonate sono condivisi tra loro, mettendo a conoscenza l'un l'altro dei propri segreti più profondi...

Begli quelli orecchini! Sono nuovi?”

Amici, nel senso stretto della parola a 360 gradi, o perfetti sconosciuti?
Questo è il senso del titolo, ma anche del film di Paolo Genovese, che nelle ultime settimane ha invaso le sale italiane, aprendo un grosso dibattito tra gli spettatori. Meglio vivere una vita come amici, perfetti sconosciuti, o vivere alla luce del sole ogni singola sbavatura, bella e brutta, della propria vita personale e di coppia?
Perché in realtà ognuno di noi ha i propri scheletri nell’armadio, e anche chi può vantare un robusto e consolidato gruppo di amici al suo interno ha sicuramente dei segreti che non confessa a nessuno di loro, per paura di essere giudicati o semplicemente perché sa di non condurre una vita chiara e pulita, cercando soddisfazione all’esterno della propria relazione.
C’è chi non sentendosi amata dal marito, o respinta cerca consolazione in una chat erotica giocando con un altro uomo, ma ponendosi come regola di non vedersi e non incontrarsi, sebbene ci sia un forte desiderio che attanaglia entrambi gli amanti.
C’è chi, invece, all’interno della stessa coppia, non riuscendo più a trovare uno stimolo sessuale con la propria moglie, si cimenta anche lui a giocare nelle chat erotiche facendosi inviare ogni sera una foto hot da qualche amichetta.
A monte di questo disagio di coppia c’è sicuramente un problema interno che i due partner non hanno affrontato e assimilato pienamente portando la loro relazione a questo punto.
C’è chi invece si cimenta in una duplice, o perché no triplice, relazione amorosa, sposandosi con una donna, mentre ne frequenta un’altra sposata e nel contempo sta per diventare padre di una terza donna. Ovviamente tutte incastonate perfettamente tra di loro, dove due donne su tre sono all’oscuro dell’esistenza delle altre.
E infine, un tasto dolente che ancora oggi è sicuramente il cancro della società moderna: la paura di fare outing, davanti ai migliori amici. C’è chi si sente offeso di avere un amico gay, perché a detta di alcuni “Avrebbe dovuto dirlo prima di fare alcune cose!”, c’è chi invece lo accetta con indifferenza e senza commentare. Ovviamente le varie reazioni sono commisurate anche al grado di cultura della persona con cui ci si rapporta.
Infine c’è chi ha solo qualche piccolo segreto, una bugia bianca se la si vuole chiamare così, che serve solo da ancora per aiutare quella che è la propria relazione amorosa in difficoltà.

Le dinamiche e gli scenari sono molteplici con diversi risvolti, soprattutto per come si rapporta la gente nel momento in cui si scopre la verità su un amico o su un partner che si pensava di conoscere. Perché si è si amici, ma non così tanto e così intimi, da doversi dire tutto.

La domanda che lo spettatore si pone alla fine del film è, ma il gioco che era stato proposto all’inizio è stato fatto o no, o quello che vediamo sono i risultati della verità venuta fuori da questo gioco, e il finale mostratoci è una finzione alternativa nella quale ognuno continua a vivere nella propria menzogna, ingoiando anche quelle che sono le verità più evidenti?
Le scene finali sono una sintesi di alcuni indizi lanciati all’inizio della pellicola dove in realtà l’unica persona che sembrava avere dei segreti, ma in realtà non ne aveva, sapendo a cosa si andava incontro facendo questo gioco ha tentato di dissuadere fino all’ultimo tutti dal farlo, poiché, infondo, sapeva che anche la persona che gli stava accanto da tutta una vita nascondeva una relazione con uno dei suoi migliori amici.

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4/ 5
Oleh