mercoledì, maggio 25, 2016

Bando XVII Concorso nazionale di poesia e narrativa 'Guido Gozzano'


XVII CONCORSO NAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA “GUIDO GOZZANO” IN TERZO (AL) – EDIZIONE 2016 – 

L'Associazione Culturale “Concorso Guido Gozzano” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, indice la XVII edizione del Concorso nazionale di poesia e narrativa “Guido Gozzano”. 

REGOLAMENTO
Il concorso “Guido Gozzano” si divide in cinque sezioni: Sezione A - libro edito di poesie in italiano o in dialetto (con traduzione) pubblicato a partire dal 2010. Può essere inviato un solo libro di poesie per Autore in tre copie. In un foglio a parte vanno inseriti nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail. Saranno escluse le antologie e le opere inviate tramite e-book o files elettronici. Sezione B - silloge inedita in italiano o in dialetto (con traduzione) senza preclusione di genere. Si possono inviare da un minimo di 7 a un massimo di 12 poesie in quattro copie di cui solo una copia firmata con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail e la dichiarazione che l'opera è frutto del proprio ingegno. Sezione C- poesia inedita in italiano o in dialetto (con traduzione) senza preclusione di genere con un massimo di tre poesie. I concorrenti devono inviare tre copie di cui solo una copia firmata con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail e la dichiarazione che l'opera è frutto del proprio ingegno. Sezione D - racconto inedito, fiaba inedita o aforismi inediti in italiano a tema libero (massimo 5 pagine con spaziatura singola e carattere 12 Times New Roman). I partecipanti potranno inviare l'opera in quattro copie di cui solo una copia firmata con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail e la dichiarazione che l'opera è frutto del proprio ingegno. Sezione E – In occasione del centenario della morte di Guido Gozzano verrà premiato il saggio o tesi di laurea sulla figura e le opere di Guido Gozzano pubblicati a partire dal 2010. Il saggio deve essere inviato in tre copie; in un foglio a parte vanno inseriti nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail. E' possibile inviare la tesi di laurea via email a concorsogozzano@gmail.com con due files (formato doc o pdf) uno anonimo e uno con i dati anagrafici e la dichiarazione che l'opera è frutto del proprio ingegno. L'Associazione Culturale “Concorso Guido Gozzano” si prefigge l'obiettivo di conservare e catalogare tutte le opere in concorso presso la Biblioteca Poetica “Guido Gozzano” di Terzo affinché restino a disposizione di studiosi e appassionati di poesia e narrativa. Gli elaborati dovranno essere inviati entro giovedi 7 luglio 2016 (fa fede il timbro postale) a: Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Guido Gozzano” Via La Braia, 9 - 15010 Terzo (AL). Sarà dato atto, via e-mail, della corretta ricezione della domanda di iscrizione. Solo per le sezioni B-C-D- è possibile inviare le opere via e-mail a concorsogozzano@gmail.com con due files (formato doc o pdf) uno anonimo e uno con i dati anagrafici e la dichiarazione che l'opera è frutto del proprio ingegno. Sono considerate inedite le poesie, i racconti, le fiabe e gli aforismi pubblicati su siti web, blog e riviste online. Possono partecipare i testi premiati o segnalati in altri concorsi letterari mentre non è possibile partecipare con opere già inviate nelle edizioni precedenti ne iscriversi nella medesima sezione in cui si è risultati primi classificati nel 2015. La premiazione si terrà presso la Sala Benzi di Terzo (Via Brofferio, 15) sabato 15 ottobre 2016.

giovedì, maggio 19, 2016

Simone De Vivo - L’amore di Alizée

Il giovane scrittore barese Simone De Vivo, già autore di Amore da Matrioska (Edizioni Epsil, 2014) e Rapito Da mia Madre (Edizioni Epsil, 2015), torna con un nuovo progetto, una serie di racconti brevi scaricabili gratuitamente dal suo sito in PDF E EPUB.

Il primo racconto è intitolato "L’amore di Alizée": Un breve racconto che parla di Alizée, giovane prostituta della città di Alphaville che dona Amore e Sentimenti al posto di Sesso. Le emozioni sono vietate per legge, ma ognuno ha bisogno di provare emozioni... (Ispirato al film Missione Alphaville). [il racconto è scaricabile a questo link]

Quello che si respira, fin dalle prime righe del racconto, è un qualcosa di talmente particolare che lo leggerete fino all'ultima parola tutto d'un fiato. Già di per se l'idea del comprare l'emozioni è talmente assurda che nel mondo di oggi funzionerebbe, porta all'estremo qualcosa che avviene davvero (forse attraverso i social) oggi, quel rendere i sentimenti una cosa così astratta da noi, dalla loro forma originaria, da poterla commercializzare. Nella sua brevità racconta tutto ciò che c'è da capire sul protagonista anche se quello che leggiamo è solo un piccolo stralcio della sua vita, ma infondo non ci serve sapere altro, ci basta quello per entrare nella scena e nella vicenda narrata. La figura di Alizée è come un tocco magico, una figura angelica, una "dispensatrice di sentimenti", che fa vivere ai suoi clienti una illusione che agli occhi di noi lettori appare come qualcosa di reale, talmente reale che sembra di accarezzare il suo corpo attraverso la descrizione minuziosa di De Vivo. Una atmosfera futuristica e urbana avvolge la scena del bar, e  dobbiamo riflettere se questo futuro sia ancora molto lontano, o stia per diventare davvero il nostro presente.

venerdì, maggio 13, 2016

Kobane Calling - Zerocalcare


La domanda iniziale che tiene banco nelle prime pagine del fumetto, è la stessa a cui mi sono sottoposto anch'io approcciando la lettura della nuova fatica di Zerocalcare, Kobane calling. Perché Kobane? Perché recarsi in prima persona nei luoghi insanguinati da un confitto pluriennale, perché parlare di Isis? La risposta è tutta racchiusa in un'immagine dai pixel fuori fuoco, un groviglio indistinto, che rimane tale, fino a quando un personaggio se ne esce con: “Questa è la nostra battaglia decisiva. Tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la libertà e l'umanità, oggi dovrebbero essere a Kobane” E allora quell'ammasso di pixel piano piano si fa nitido e scopriamo che si tratta del cuore. Non di uno qualsiasi. Il tuo.

Kobane calling è un graphic novel, un fumetto che racconta le impressioni di viaggio di due esperienze di Michele Rech, in arte Zerocalcare, nelle terre tra la Turchia, la Siria e l'Iraq, in quel lembo di terra che qualcuno si ostina a chiamare Kurdistan. Tutta la sua attenzione è rivolta verso il popolo curdo, nazione senza stato, nazione che si frappone tra l'avanzata dello Stato Islamico e il “nostro” Occidente. Nazione che nonostante tutto rimane abbandonata a se stessa.
Il primo viaggio lo porta al piccolo villaggio turco di Mehser, a poche centinai di metri da Kobane, una cittadina con importanza strategica pari a zero, ma vera linea di confine oltre alla quale Daesh non è riuscita ad andare. La Stalingrado moderna, l'ultimo baluardo, tenuta coi denti, persa e poi riconquistata dal popolo curdo. Nel secondo viaggio si addentra invece nelle terre del Rojava, lembo di terra suddivisa in tre cantoni (più o meno comunicanti a seconda dell'avanzata o del ripiegamento dei vari eserciti) e regione proclamata autonoma dai curdi siriani, retta da un avanzato confederalismo democratico, regolato da una sorta di contratto sociale, basato sulla convivenza e sulla diversità.

Autore e protagonista di questa avventura è Zerocalcare. All'anagrafe Michele Rech. Nasce ad Arezzo il 12 dicembre 1983, trascorre i primi anni in Francia e poi si stabilisce a Roma. Rebibbia diventa la sua patria. Il nome Zerocalcare viene scelto, quasi per caso, al momento dell'iscrizione a un forum di discussione su internet, ispirandosi ad uno spot televisivo in voga ai tempi. La sua prima attività da fumettista risale alla fine delle scuole superiori, periodo in cui realizza un racconto a fumetti ispirato alle giornate del G8 di Genova, nell'estate del 2001. A partire dal 2003 lavora come illustratore presso alcune riviste tra cui il quotidiano Liberazione, il settimanale Carta, con il mensile la Repubblica XL e la divisione online della DC comics. Nel 2011 avvia un blog a fumetti, zerocalcare.it in cui pubblica brevi racconti a sfondo autobiografico. Nel corso del tempo inanella diversi premi e riconoscimenti vari, ampliando così la schiera di occhi interessati. Le sue opere principali sono: La profezia dell'armadillo, Edizioni Graficart 2011, Un polpo alla gola, BAO Publishing 2012,Ogni maledetto lunedì su due, BAO Publishing 2013, Dodici, BAO Publishing 2013, Dimentica il mio nome, BAO Publishing 2014, L'elenco telefonico degli accolli, BAO Publishing 2015, Ferro e piume, Internazionale (n. 1122) 2015.

Tornando alla sua ultima fatica, Kobane calling, ciò che si riscontra immergendosi della lettura è l'approccio meno personale rispetto ai lavori precedenti, ma sicuramente più impegnato. I termini grafici, meno armadillo e più mammut. L'armadillo è l'elemento grafico che rappresenta la coscienza dell'autore. Il mammut invece da voce al senso di appartenenza, direi quasi con valenza sociale, se non addirittura politica. Calcare riesce a rendere quotidiano e nostrano i volti e le vicende umane totalmente estranee al nostro guardare e sentire giornaliero. I lontani scenari di guerra, le tragiche vicende di persone dai nomi complicati sembrano tradotte in una lingua accessibile a tutti, più facili da digerire, anche attraverso l'ironia, il prendersi poco sul serio e i tratti malinconici.


mercoledì, maggio 04, 2016

Web 0.0: una realtà offline

Viviamo le nostre giornate costantemente con gli occhi puntati verso smartphone, tablet e computer, siamo ormai un tutt'uno con i nostri devices sempre all'avanguardia ma ci siamo mai chiesti com'era il mondo solo trent'anni fa?



Proprio in occasione del trentesimo compleanno di internet, lo street artist milanese Biancoschock dà vita ad un curioso progetto dal nome “Web 0.0” nel quale il loghi delle più famose app e social network che animano le nostre giornate, prendono forma nella realtà «offline» di un piccolo paese del Molise, Civitacampomarano, un posto dove sembra che il tempo si sia fermato.


Così una cabina telefonica diventa l'equivalente di WhatsApp, la piazza del paese inscena la bacheca virtuale di Facebook e tutte le news e i pettegolezzi passano inevitabilmente dalla Wikipedia del posto.
Alcuni di questi scatti mi hanno fatto davvero sorridere, altri molto riflettere.


Si parla tanto di rivoluzione digitale, la nostra quotidianità è stata completamente stravolta dall'ascesa del web, come nel passato è stato con le più grandi rivoluzioni.
Ci viene raccontato delle enormi possibilità che la rete internet ci offre ogni giorno mettendoci in contatto con le più remote realtà del mondo; ma non sarà che stiamo perdendo il confronto con la realtà?