lunedì, luglio 10, 2017

Interviste Prudenti: Pietro Milella


Benvenuti cari lettori di Prudence Magazine a un nuovo appuntamento con il Presentautore e le Interviste Prudenti. Oggi chiacchieriamo con Pietro Milella, il nostro vicedirettore, in occasione dell'uscita del suo romanzo d'esordio 'Un tuffo al cuore' [qui la recensione].

Benvenuto Pietro, come prima cosa siamo curiosi di sapere come nasce il titolo del tuo romanzo, 'Un tuffo al cuore', un titolo interessante e fresco.
L'idea del titolo è nata all'improvviso, mentre scrivevo il romanzo, in un bar di Bari. Ovviamente la frase non era stata scritta nel libro, e ho cercato di inserirla in una delle scene chiave del romanzo.

Come è nata l'idea di questa storia?
Bella domanda, non lo so neanche io onestamente. Anzi riguardando il passato ci sono state un'insieme di cose, personali e non, che hanno portato alla nascita di questa storia. Sono al primo romanzo, e direi una bugia se ti dicessi che non c'è niente di autobiografico e ispirato alla mia quotidianità.

Come è stato confrontarti con la scrittura del tuo primo romanzo?
Difficile e divertente allo stesso tempo direi. Difficile perché non sapevo come avrei riempito tante pagine; divertente perché mi ha molto incuriosito il dover creare dei personaggi che in parte sono ispirati alla realtà. La parte più divertente è stata sicuramente quella di rimodellare il tutto.

Come è nata la passione per la scrittura?
É  una passione che ho sempre avuto, sin da quando ero dodicenne. Con il tempo ho iniziato a scrivere piccole storie, poi poesie, blog, articoli, ed inifine sono arrivato al mio primo romanzo.

A chi ti ispiri, se lo fai, quando scrivi? Ci sono autori del cuore?
Sinceramente non ho un'autore preciso al quale ispirarmi. Diciamo che seguo i consigli di una grande scrittrice che ha accompagnato la mia adolescenza: J.K. Rowling. Quindi se devo proprio definire un autore preferito, questa è sicuramente lei, ma non disdegno Dan Brown e Rick Riordan.

Un tuffo al cuore tratta temi molto forti, come la violenza sessuale, l'omofobia, il bullismo. Quanto è rischioso per un autore emergente confrontarsi subito con questi temi?
Sono una persona che ama rischiara dal punto di vista creativo. Il rischio più grande che correvo era quello di non riuscire a completare e gestire tutto il romanzo. Credo che non esistano temi rischiosi e no, quando si parla di un romanzo. Infondo ho raccontato una semplice storia, che può avere del quotidiano, in molte delle situazioni che narra.

Quanto questi temi hanno influenzato la trama, o quanto invece la trama ha forgiato il loro discuterne?
I temi sono funzionali alla trama, e viceversa. Se non ci fossero stati dei temi affrontati non avrei il mio romanzo "Un Tuffo al Cuore".

Il personaggio di Marco è molto complesso, non si riesce davvero mai a capire quanto sia riuscito a superare le vicende narrate, e quanto sia pronto a affrontare il futuro; è stato più complesso pensarlo o scriverlo in tutte queste sue sfaccettature?
In realtà, è stato più complesso scriverlo, poiché avrei dovuto tradurre sulla carta quelle che erano le mille sfumature che questo personaggio aveva. Ma la cosa più difficile era: farle capire al lettore. Io conosco Marco a trecentosessanta gradi, in sfaccettature che il pubblico non conosce, quindi sì è stato un po' complesso.

La presenza di Alessandro, in quelle poche scene nelle quali appare è molto importante, oserei dire pesante. Come sei riuscito a renderlo presente, seppur non fisicamente, in buona parte della narrazione?
Non ho reso presente fisicamente lui, se non in un paio di scene. Quello che era presente era il suo gesto, che ha segnato in maniera profonda e indelebile la vita di Marco. una cosa però mi è piaciuta di questo personaggio, a fine del romanzo: è l'unico personaggio che è rimasto, per ora, nel passato, mentre il resto dei personaggi è riuscito ad andare avanti.

Indubbiamente il pubblico non amerà Alessandro, anche se nel romanzo sembra si voglia dare una spiegazione a ciò che ha fatto. Quanto è difficile capirlo senza giustificarlo?
Diciamo che per capirlo bisogna rileggere attentamente la prima scena del libro, e anche quella del loro incontro post violenza.

Jacopo e Valentina si candidano a fan favourite dai lettori, i veri personaggi positivi della storia, seppur molto differenti tra loro. Te ne sei reso conto dopo averlo scritto, o è stato anche un po' voluto?
Onestamente non pianifico molto i  miei personaggi. Lascio che sia la trama a delinearli. Direi che è stata una cosa inconscia. Alle volte tu pensi dei personaggi in maniera totalmente diversa, rispetto a come poi sono sulla carta. Non so, definirei questa cosa 'il mistero della scrittura'.

Valentina è il lato easy della storia, quel cambio di registro indispensabile visti alcuni momenti drammatici narrati. Come nasce l'idea di questo personaggio?
Bella domanda.. è nata una sera al telefono con il mio ragazzo. Avevo avuto il blocco dello scrittore, non sapevo più come andare avanti, poi pian piano, tra una battuta e l'altra lui mi ha suggerito di aggiungere un personaggi femminile che desse valore alla trama e che spezzasse tutta la pesantezza che c'era fino a quel momento. Poi è nata Valentina.

Jacopo è un personaggio ricco d'amore, è colui che salva Marco. Ma questo quanto poi entra in conflitto dentro di lui rispetto all'amore perduto verso Alberto?
No comment. Sto pensando di lavorare su qualcosa più avanti che potrebbe parlare proprio di questo.

Si dice che i giovani autori riversino buona parte di loro stessi nei romanzi d'esordio. Quanto c'è di tuo in Un tuffo al cuore? Hai messo in Marco qualcosa di te, o possiamo cercarti in altri personaggi?
Onestamente molti dicono che sono molto Marco, sotto certi punti di vista, E' vero, però diciamo che ho nascosto altro in altri personaggi. Alla fine uno scrittore racconta una storia, che trae ispirazione dal suo vissuto, o ne è una metafora.

Un dubbio che sorge durante la lettura è se il vero personaggio cattivo sia Alessandro o Melissa. Tu cosa ne pensi?
Entrambi hanno la loro storia alle spalle. Se dovessi scegliere un cattivo direi Melissa.

Se dovessi descrivere Un tuffo al cuore in 3 parole lo definiresti:
Interessante. Irriverente. Innovativo.

Potete acquistare la copia di Un tuffo al cuore e nei seguenti punti vendita
- La libreria del marchese, Via Vittorio Veneto, 164, Adelfia
- Cartolibreria Best Seller, Via Vittorio Veneto, 120/A, Adelfia (BA)
Oppure comodamente da casa ai seguenti link
- Online (versione cartacea) http://bit.ly/2rhCRvk
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Oleh